Il tema del titolo afferma subito la posizione di questo giovane cantante e cantautore che si è unito all’equipaggio di ¡YA BASTA! nel 2002. “Awa” significa “no” nelle Antille…”.Ma èè un rifiuto positivo, come un percorso di vita che ti mantiene in carreggiata e aperto a nuove e buone persone, perché emergano cose buone”.

Soprattutto, questa introduzione rivela le molteplici fonti del gumbo originale composto da questo giovane cantautore: saturazione elettronica, radici ritmiche, filo melodico… E poi il classico caraibico, “Mesi Bon Dyé” del seminale Franz Casseus, un compositore haitiano che ha lasciato un segno evidente nelle menti del tropico.

Esule interno, DAVID WALTERS ne offre una versione snella, vestita semplicemente con alcuni passanti di seta. Tra le righe di questo testo agrodolce, il giovane si colloca nella lunga storia dei cantautori dell’India occidentale, di cui è indubbiamente un erede, sia per quanto riguarda i temi – con chiara consapevolezza – che la musica – francamente creolizzata.