“Iltango deve essere liberato dalla monotonia che ne ha caratterizzato le armonie, le melodie, i ritmi e l’estetica”. Queste parole, pronunciate dal grande visionario del tango Astor Piazzolla, fungono da mantra per il GOTAN PROJECT, una fusione senza precedenti di tango e tecnologie musicali di ultima generazione. Il nobile spirito del gaucho è rinato in una forma nuova ed entusiasmante.

Tutto ebbe inizio nel 1998, nel cuore di Parigi, quando tre personalità complementari si unirono: Il chitarrista argentino EDUARDO MAKAROFF, l’esteta francese dei giradischi PHILIPPE COHEN SOLAL e il programmatore di beat svizzero CHRISTOPH H. MÜLLER. Non si tratta di piccoli pirati musicali, ma di veri e propri cercatori d’oro alla ricerca di pepite musicali.

Dopo diversi esperimenti si sono convinti di aver trovato nel tango, e nella musica argentina in generale, un terreno fertile per sviluppare nuova musica originale. Hanno attinto a fonti che hanno poco in comune, se non un soffio di malinconia cinematografica. Per evitare di scivolare nei cliché durante l’esplorazione del genere, hanno arruolato i talenti della cantante Cristina Vilallonga, di Nini Florès al bandoneon e di Gustavo Beytelmann al pianoforte.

Con il tempo e la dedizione, questo incontro ravvicinato del terzo tipo ha dato vita a una potente miscela di dub distinto e house sofisticata. Diversi maxi singoli hanno alimentato l’entusiasmo: in breve tempo la richiesta di remix è stata elevata e i migliori progetti di compilation hanno riservato uno spazio d’elezione a questo nuevo tango electronico.

È arrivato il momento di “La Revancha Del Tango”, il primo album del trio, pubblicato nel 2001. Si trattava di uno sforzo crossover perfetto, costellato di riferimenti sia sottili che espliciti, che si rivolgeva a tangodancers, clubbers e a un pubblico più ampio. Il disco viene fatto girare in tutto il pianeta e i GOTAN PROJECT intraprendono un lungo tour mondiale di due anni.

Questa lunga pausa dallo studio di registrazione ha dato loro il tempo di riflettere sul loro lavoro successivo, che avrebbe dovuto essere un vero passo avanti e non solo una pallida imitazione del brillante primo album. Si tratta di “Lunático”, un omaggio diretto a Carlos Gardel e ai padri fondatori del tango.

L’album esplora l’eclettismo intrinseco del tango, richiamando alla mente Pugliese, Troilo, Gobbi e naturalmente Piazzolla, reinventandoli con qualsiasi cosa, dalle percussioni rap alle voci raspose.

Ultime notizie sul Progetto Gotan: